Non si dirà mai abbastanza: una strategia ben ponderata è fondamentale per il successo di qualsiasi progetto online.
Quando si cerca di progettare un sito web di qualità, è molto facile concentrarsi sull’estetica, dimenticando però che il sito deve raggiungere anche gli obiettivi per i quali è stato creato.
La maggior parte degli imprenditori (in special modo delle PMI) credono che basti una buona grafica e qualche contenuto per avere successo online.
Ma non è così. Ed è per questo che ho scelto una frase simbolo di Benjamin Franklin per questo articolo. Dovrebbe essere stampata a caratteri cubitali negli uffici di tutte le aziende.
Non importa il settore in cui operi: è sempre necessario avere una strategia, in modo di identificare gli obiettivi e determinare le tattiche che serviranno per raggiungerli.
Il processo di costruzione di una strategia efficace può sembrare complesso, ma non lo è.
Personalmente, divido questo processo in 3 fasi principali.
Sommario articolo
Strategia online: la ricerca iniziale
Lo sviluppo di qualsiasi strategia digitale inizia con una ricerca.
L’obiettivo? Ottenere una visione completa del settore e dell’azienda stessa.
Nessuno “nasce imparato“: non è realistico che un web designer, uno sviluppatore o un consulente di marketing conosca tutti i settori a menadito!
Quindi, per avviare un progetto digitale, si parte da questa prima fase.
La ricerca serve proprio a questo: ad avere un panorama dettagliato per il successo del progetto, sia dal punto di vista della strategia che del design.
È fondamentale avere un mix di ricerche, sia qualitative che quantitative.
La ricerca qualitativa serve ad avere una chiara comprensione dei motivi che hanno spinto l’azienda a volersi dotare di un sito web (o ad effettuare un restyling di quello esistente).
In questa fase è giusto coinvolgere quante più persone possibili all’interno del processo: raccogliere le loro impressioni, i loro feedback, le loro idee e proposte.
Dall’altra parte c’è invece la ricerca quantitativa.
L’obiettivo di questa operazione è raccogliere dati, numeri e statistiche.
Le aziende sono interessate alle ricerche effettuate dagli utenti, quindi l’ideale è raccogliere informazioni su questo comportamento.
È possibile utilizzare gli strumenti online (Google Trends, Analytics e così via) ma anche sviluppare sondaggi, diffonderli via email o social network per ottenere più dati possibili.
Ho scoperto che le risposte degli utenti forniscono molti dati preziosi, a cui non si era neanche pensato fino a quel momento.
Queste informazioni possono aiutare la progettazione del sito web, come il posizionamento dei pulsanti, gli inviti all’azione, il menu di navigazione e altri elementi che aumenteranno l’usabilità e il tasso di conversione complessivi del sito.
Strategia digitale: la fase di verifica
Il culmine dell’analisi conduce direttamente alla verifica, il primo vero risultato che viene presentato ai responsabili delle decisioni del progetto.
È a questo punto che bisogna raccogliere tutti i dati ottenuti nella fase di ricerca, e utilizzarli in modo da presentare un piano attuabile per la progettazione del sito e individuare eventuali obiettivi.
Diversi strumenti online possono essere di grande aiuto quando si tratta di trovare informazioni rilevanti e di determinare le aree di miglioramento.
Con Google Analytics, puoi concentrarti sulle prestazioni del sito esistente e vedere di prima mano cosa funziona e cosa no.
Presentare approfondimenti durante la fase di verifica può evidenziare potenziali aree di miglioramento.
Oltre ad evidenziare gli standard nel settore e proporre tecniche di web design, questo “database” può anche aiutare a identificare le tendenze significative che potrebbero essere sfruttate.
Progetto digitale: la strategia finale
Una volta effettuato l’audit, è ora di passare alla fase della strategia vera e propria.
Durante la fase di strategia, è necessario creare o immaginare una canalizzazione che rifletta il percorso dell’utente e quale potrebbe/dovrebbe essere il suo processo decisionale.
Può sembrare banale ma il posizionamento di questo o quell’elemento può influire sull’azione dell’utente e, di conseguenza, tradursi in maggiore o minore tasso di conversione.
I consumatori dovrebbero essere facilitati nel processo di acquisto, quindi è necessario identificare come guidarli all’azione che vogliamo che compiano.
La parte iniziale del processo di canalizzazione incarna la fase informativa e, man mano che ci sia avvicina alla fine, le tattiche diventano più specifiche e l’acquirente diventa più interessato.
In poche parole, questa fase è dedicata alla creazione di un percorso che prenda l’utente nella sua fase “informativa”, lo coinvolga e lo interessi a tal punto da condurlo a compiere l’azione che vogliamo (la richiesta di contatto, l’acquisto di un prodotto, l’iscrizione alla newsletter e così via).
Dal punto di vista visivo, la creazione di diversi “prototipi” che mostrano varianti del logo, del testo e dell’architettura generale del progetto può avere successo nel trasmettere un’idea di design.
Io propongo almeno 2 o 3 alternative ai miei clienti, permettendogli di scegliere quella più idonea, ovviamente sotto la mia supervisione.
Sito web senza risultati?
Una strategia di web design può essere divisa in tanti piccoli pezzettini: ognuno dei quali deve rispondere allo specifico obiettivo per cui è stato pensato.
È molto facile commettere errori quando si commissiona un sito web.
E tutti questi micro-obiettivi devono a loro volta servire ad uno scopo più grande, quello che ha spinto l’azienda a dotarsi di un sito web.
Tutti vogliono funzionalità e contenuti che continuino a far tornare le persone.
Per ottenere ciò, bisogna
- effettuare ricerche approfondite
- analizzare gli scenari che abbiamo di fronte e applicare delle tattiche corrette
- trasmettere un’immagine coerente e accattivante agli utenti
Quando hai dei dubbi, ricordati della frase di Benjamin Franklin!
Ricevi i miei post prima di tutti
In tanti hanno già deciso di restare in contatto con me...vuoi unirti a loro?
Grazie, ti sei iscritto e riceverai i miei post prima degli altri!
Ops, qualcosa non quadra...
Rispetto la tua privacy e non farò mai dello spam, promesso!
[…] Ho già spiegato l’importanza della pianificazione. […]