È l’obiettivo di ogni marketer: aumentare la copertura dei post su Facebook.
Lo sappiamo, ormai i social hanno cambiato il modo in cui le aziende commercializzano i propri prodotti e servizi sul web. Una tendenza che continua a crescere. Un particolare social ha guidato con successo il gruppo per molto tempo, ed è Facebook.
Su Facebook ci sono tutti, ed è questo il motivo per cui la tua azienda deve assolutamente essere presente. Secondo il rapporto annuale di Social Media Examiner, il 62% degli esperti ha indicato Facebook come il canale più importante nelle proprie strategie di marketing. Questo non dovrebbe sorprendere perché, se guardi le statistiche, Facebook ha…
- Oltre 2,41 miliardi di utenti attivi mensilmente
- 1,3 miliardi di utenti sulla sua app Messenger
- Più di un miliardo di utenti attivi su Instagram
Sommario articolo
Copertura dei post: analisi del problema
Il problema principale, quando si parla di Facebook, è legato al malinteso che che affligge la maggior parte degli imprenditori: Facebook è davvero gratis? Si può avere una forte presenza social senza sborsare un euro? Qui siamo di fronte al primo – grande – problema.
Essendo un social molto popolare, le aziende (nel tempo) si sono riversate in massa su Facebook. Di conseguenza, le persone seguono oggi un grandissimo numero di brand, aziende, pagine di intrattenimento, di informazione ecc. Ognuna di queste pagine produce dei contenuti quotidianamente.
La tua concorrenza, proprio come te, vuole un pezzo di Facebook. Di conseguenza, le persone fanno una selezione dei contenuti che possono/vogliono vedere – e in questo sono aiutate dall’algoritmo di Facebook stesso, che sceglie a monte i contenuti da mostrare e quelli da nascondere, non potendo fisicamente mostrarli tutti.
Se gestisci una pagina, ti sarà capitato di postare un contenuto e di notare sotto lo stesso post un numero con il contatore delle persone raggiunte: se ci fai caso, è molto difficile che quel numero raggiunga il totale dei tuoi fan. Detto in altre parole, se hai una pagina con 1000 fan e pubblichi un contenuto (senza sponsorizzarlo) quel contenuto sarà letto da 50, 100, 500 persone…ma quasi mai da tutti e 1000 i fan.
È qui che entra in gioco la copertura organica di Facebook. Perché alla fine, tutto si riduce a quale percentuale del tuo pubblico di destinazione riesce effettivamente a vedere il tuo contenuto. Se su 100 fan il tuo contenuto è letto da 50 persone, hai una copertura organica del 50%.
Quindi che facciamo? Ci rassegniamo e sborsiamo soldi per raggiungere più persone o proviamo a cambiare le cose? Prima di vedere come aumentare la copertura organica di Facebook, diamo un’occhiata a…
Cos’è la copertura dei post su Facebook?
La definizione che Facebook dà di copertura è la seguente: “La copertura è il numero di persone che hanno visto contenuti della tua Pagina o riguardanti la tua Pagina. Si tratta di una metrica stimata.”
Qui dobbiamo fare una distinzione molto importante. C’è infatti differenza tra copertura e impression. Le impression “rappresentano il numero di volte che un contenuto della tua Pagina o riguardante la tua Pagina è stato visualizzato da una persona.”
Per semplificare: la copertura riguarda LE PERSONE, le impression riguardano IL CONTENUTO.
Copertura organica o a pagamento?
La copertura dei post su Facebook può essere di due tipologie: organica (ossia naturale, diretta, semplice) e a pagamento (ossia derivante da una pubblicità a pagamento, un’inserzione, un post sponsorizzato e così via).
Qui ci concentreremo sulla tipologia di copertura organica.
Probabilmente avrai già capito cosa si intende:
La copertura organica di Facebook è il numero di persone che leggono in media i tuoi contenuti, senza sponsorizzarli a pagamento, rispetto al numero totale dei tuoi fan.
Molte aziende oggi basano la loro strategia di marketing su Facebook. Tuttavia, si accorgono presto che questa strategia ha un difetto: non riesce a portare i risultati raggiunti, nonostante la pubblicazione di contenuti sul social. Anche dopo essersi impegnati per creare e condividere post di qualità, non ottengono traffico né nuovi potenziali clienti.
Quando questo accade, i marchi sono costretti a ripensare alla loro strategia di marketing – o semplicemente ed erroneamente, pensano che Facebook non funzioni e che sia solo per i grandi brand con grandi budget.
La verità è diversa. E il più delle volte non ha nulla a che fare con il contenuto. Ma ha più a che fare con la copertura organica di Facebook. Sono finiti i giorni in cui potevi semplicemente pubblicare un aggiornamento sulla tua pagina Facebook e lasciare che tutti o quasi i tuoi fan lo leggessero! Oggi le cose sono diverse. Grazie alle modifiche all’algoritmo che regola Facebook, anche alcuni dei marchi più popolari hanno difficoltà a raggiungere il loro pubblico, mentre d’altra parte aziende di piccole o medie dimensioni hanno un successo strepitoso. In un recente sondaggio, è emerso che uno sbalorditivo 60% dei marketer crede che Facebook sia diventato lentamente ma costantemente “pay to play“. In altre parole, si pensa che a meno che non acquisti annunci sulla piattaforma, i tuoi contenuti resteranno nascosti alla maggior parte dei fan.
Studi recenti hanno dimostrato che:
- la copertura organica media dei contenuti pubblicati su Facebook è del 6%
- pagine più grandi (con oltre 500.000 Mi piace) hanno una copertura di poco superiore al 2%
Con questi numeri, verrebbe naturale porsi una domanda: ma che senso ha impiegare risorse di tempo, denaro, persone, idee…se poi devo raggiungere solo una misera percentuale dei miei fan? Prima di farsi prendere dal panico, voglio darti qualche suggerimento su come aumentare copertura post facebook. Solo dopo aver provato questi consigli potrai decidere se continuare o cambiare strategia.
Come aumentare la copertura organica: 5 suggerimenti
Suggerimento n. 1: condividi video accattivanti (e nativi)
Per quanto riguarda la copertura organica dei post su Facebook, c’è da notare un fenomeno interessante: più cala, più aumenta l’importanza dei contenuti video. I video sembrano particolarmente apprezzati da Facebook, che ha scelto di premiarli rispetto ad altri tipi di contenuto. Ecco perché molti marchi stanno cercando di concentrarsi sulla produzione di video. Rispetto ad altri contenuti (link a siti esterni e foto), il video si sta rivelando una scommessa molto più sicura per i brand. Se guardi le statistiche, ogni giorno su Facebook vengono guardati oltre 8 miliardi di video. Ci sono due ragioni principali per cui i video vengono considerati più importanti:
1) in precedenza, le foto dominavano su Facebook. Il che ovviamente ha spinto le pagine aziendali a pubblicare sempre più foto. Ciò ha costretto Facebook a “limitare” la quantità di foto condivise dalle pagine aziendali. Perché alla fine della giornata, l’obiettivo di Zuckerberg è mantenere felici i propri utenti. Il gigante dei social non voleva che gli utenti fossero “perseguitati” tutto il giorno dallo stesso tipo di contenuti di marketing. Il video nativo, d’altra parte, è un nuovo tipo di media, fresco e più difficile da creare. E quindi viene creato e condiviso meno dalle pagine aziendali. Il che gli conferisce automaticamente una migliore copertura organica: essendo originale e molto più di valore, Facebook ha scelto di premiarlo.
2) tutti sanno che i contenuti video stanno guadagnando un vantaggio rispetto ad altri tipi di contenuti. È risaputo che sarà il tipo di media che dominerà il web nel prossimo futuro. Quindi non sorprende che Facebook voglia essere visto come una delle migliori piattaforme di condivisione video, anche al di sopra di YouTube. In uno studio condotto da Impulse Creative, è emerso che i post video di Facebook hanno raggiunto il 90% di persone in più rispetto ai post basati su link e il 40% in più di persone rispetto ai post di foto. Quindi, se desideri aumentare il coinvolgimento e aumentare la copertura organica di Facebook, è il momento di aggiungere video alla tua strategia social. Ma assicurati di non creare video solo per il gusto di farlo…i video devono avere attinenza con l’argomento trattato, deve avere un aspetto minimamente professionale e non troppo raffazzonato. Ecco alcuni suggerimenti per far risaltare i tuoi video e attirare più visualizzazioni:
- Crea video quadrati invece di video rettangolari, poiché hanno prestazioni migliori
- Attira l’attenzione degli spettatori nei primi 3-5 secondi
- Aggiungi didascalie significative ai tuoi video perché l’85% delle persone guarda i video di Facebook senza audio
- Rendi il tuo titolo il più descrittivo e chiaro possibile, mantenendolo breve
- Aggiungi un forte invito all’azione
Uno dei migliori tool di video editing in circolazione è Canva. In Canva si possono ora non solo caricare le proprie immagini, ma anche i propri video e tagliarli e modificarli aggiungendo filtri, per esempio, in modo semplice e gratuito. Vi è anche la possibilità di aggiungere brani musicali. E non è finita qui, i propri video possono essere inseriti in template preimpostati, per renderli ancora più belli e professionali, senza conoscenze pregresse di modifica video. Il mio suggerimento è quello di utilizzare il tool e poi eventualmente passare alla versione a pagamento, per progetti più ambiziosi: https://www.canva.com/it_it/video/modelli/
Suggerimento n. 2: sfrutta la potenza dei video in diretta
Nel 2016 Facebook ha introdotto la possibilità di effettuare dei video in diretta, e questo ha permesso a molte aziende di connettersi con i propri follower ad un livello molto più alto e profondo rispetto alla semplice fruizione delle altre tipologie di contenuti testuali o visivi.
Secondo uno studio di Agorapulse, i video in diretta generano il 222% di coinvolgimento in più rispetto agli altri video! Il mio consiglio è quello di iniziare a sperimentare la potenza delle dirette Facebook con dei brevi video in cui mostri i tuoi prodotti/servizi ai tuoi fan in modo più approfondito, rispondi alle loro domande, mostri un “dietro le quinte”, pubblichi un tutorial e cose del genere.
Rispetto ai normali contenuti video, le persone trascorrono 3 volte più tempo sui contenuti trasmessi tramite Facebook Live. Il che lo rende uno degli strumenti di trasmissione più efficaci che abbiamo sul web in questo momento. Ecco alcuni dei passaggi base che dovresti seguire per iniziare con i video in diretta su Facebook:
- trova un argomento per il tuo video in diretta, che non sia solo rilevante per il tuo pubblico di destinazione, ma anche interessante per chi non ti conosce
- spargi la voce sul tuo prossimo video live creando un evento su Facebook con l’ora e la data della trasmissione
- scarica l’app Business Suite di Facebook per la gestione delle pagine e lo streaming in diretta
- crea una struttura approssimativa del tuo video in diretta in modo da essere chiaro sul tipo di informazioni che condividerai
- predisponi l’attrezzatura nel modo corretto e provala con largo anticipo (fai dei test per l’audio e le luci, ad esempio)
- assicurati di scegliere una stanza con un’ampia illuminazione e nessun riflesso/ombra
Suggerimento n. 3: studia cosa sta funzionando per i tuoi concorrenti (e prendi ispirazione da loro)
Può capitare, molte volte, che tu sia così concentrato su quello che devi fare che perdi di vista il quadro generale: in poche parole, ti dimentichi di avere dei concorrenti. E quindi non gli dai peso. Certo, monitorare i tuoi contenuti e focalizzarsi sull’obiettivo è positivo, ma esaminare quello che stanno facendo i concorrenti ti darà un vantaggio. Non solo può aiutarti a creare contenuti migliori, ma ti consente anche di aggiustare in corsa la tua strategia di marketing.
La buona notizia è che Facebook rende l’intero processo…una passeggiata di salute. A patto che tu sappia chi sono i tuoi VERI concorrenti! Ad esempio, puoi utilizzare la funzione “Pagine da tenere sotto controllo” di Facebook per guardare come stanno andando i tuoi concorrenti.
Per visualizzare questa funzione basta accedere alla tua pagina, cliccare su INSIGHTS e poi su PANORAMICA. In basso troverai uno schema con l’andamento delle pagine che sono più affini alle tue. Puoi aggiungere facilmente tutti i tuoi concorrenti facendo clic sul pulsante “Aggiungi pagine” in alto.
Una volta impostata, sarai in grado di monitorare da vicino i contenuti principali delle pagine scelte. Ti darà un’idea chiara di come si comportano i loro contenuti in termini di coinvolgimento. Puoi analizzare ulteriormente ogni post facendo clic sui collegamenti forniti nel rapporto.
Il mio consiglio è di aggiungere solo quelle pagine che si rivolgono a un pubblico simile al tuo. Più il loro pubblico è rilevante per il tuo, più preziose saranno le informazioni che otterrai. Informazioni che potrai immediatamente iniziare ad applicare per migliorare la tua strategia. Concentrati sull’analisi di 3 aspetti importanti quando monitori i contenuti dei tuoi competitor:
- Quali tipologie di post stanno dando risultati?
- Quali argomenti stanno trattando?
- Qual è il tono/stile del loro contenuto?
Fermiamoci un attimo: non sto dicendo che devi copiare spudoratamente ciò che fanno gli altri. Il tuo obiettivo dovrebbe essere quello di cercare ispirazione, “condirla” con le tue intuizioni e provare a rielaborare il concetto facendo anche meglio della concorrenza.
Suggerimento n. 4: evita i contenuti spam e “engagement-baiting”
Parti dal presupposto che l’algoritmo di Facebook non è stupido. Riesce a capire in nanosecondi quello che stai postando e cosa intendi comunicare, compreso il modo in cui lo stai facendo. Detto in altre parole: prova a fregare Facebook con contenuti non naturali e riceverai una brutta sorpresa (quasi sempre lo shadowban).
Quando pubblichi contenuti interessanti e pertinenti, diventa facile coinvolgere le persone. E questo porta a conversazioni naturali che sono preziosissime agli occhi di Facebook. Tutti i commenti sui tuoi post rientrano nelle “conversazioni naturali” che possono aiutarti ad aumentare la tua portata organica su Facebook.
Generare contenuti interessanti, lasciare che le persone (in modo spontaneo) commentino e condividano il post, significa aver creato le basi per una copertura organica sempre più importante. Le conversazioni non naturali, poco spontanee (cioè quel tipo di post che Facebook odia e finisce per sanzionare) sono quelle dove chiedi esplicitamente ai tuoi fan di mettere mi piace, condividere e commentare.
Facebook lo chiama Engagement Baiting e dichiara di penalizzarlo in modo massiccio.
L’algoritmo di Facebook è pensato per intercettare questi post e punirli in qualche modo. È un “coinvolgimento forzato” che non aggiunge valore. A prima vista potrebbe sembrarti allettante produrre contenuti di questo tipo, in finale sono proprio quelli che le pagine spammano in lungo e in largo, sperando di ottenere visibilità e “viralità”. E inizialmente potresti aver ragione.
Ma alla lunga, avrai brutte sorprese. Lo so, non è assolutamente facile convincere le persone a parlare tra loro e interagire con i tuoi post, l’ho sperimentato più di una volta in prima persona e con i miei clienti. Soprattutto per chi ha una nuova pagina, cercare di ottenere più coinvolgimento può sembrare una strada in salita. Ma si può fare. La tua intenzione non dovrebbe essere quella di boostare un singolo post, ma creare una forte presenza social. Vale la pena buttare tutto all’aria per un rischio del genere?
Suggerimento n. 5: punta sulla qualità e non sulla quantità
Più persone sui social, più concorrenti, uguale più messaggi. Verrebbe facile fare quest’equazione, giusto? È proprio ciò che devi evitare. I molti (troppi) fuffa-guru che ci sono in rete continuano, ancora adesso, a parlare di frequenza di pubblicazione (“Devi pubblicare 2 volte al giorno su Facebook, 3 volte alla settimana su Instagram” eccetera…) o addirittura di migliori orari per postare… Un approccio a mio avviso del tutto miope, perché non prende in minima considerazione il fattore qualità.
Se devo pubblicare 3 post al giorno perché me lo ha detto il guru di turno, mi domando: cosa devo pubblicare? quali argomenti, in che modo, quale formato? e poi, se non ho niente da dire (può capitare, no?) cosa dovrei fare? pubblicare la prima cosa che mi viene in mente? No, non ci siamo. Preferire la quantità alla qualità non è una mossa intelligente. Facebook è diventato un colosso e quindi altamente competitivo (che poi è il motivo per cui sei qui a leggere questo post!), e questo continuo pubblicare senza sosta dimostra che lo spazio non solo si sta saturando, ma diventa anche più prezioso ritagliarsene un pezzettino.
Sono in molte le aziende che abbandonano la piattaforma a causa della mancanza di risultati. Non bisogna scoraggiarsi, è importante però pensare in modo diverso dalla concorrenza in termini di contenuti. Devi concentrarti maggiormente sulla pubblicazione di contenuti di qualità, e devi pubblicarli meno spesso, in modo che vengano letti di più.
Questa mentalità è il contrario di ciò che tutti gli altri cercano di fare…ed è proprio per questo che funziona.
Facebook gratis? Sì, ma non per le aziende
In sostanza, per le aziende dovrebbe ormai essere chiaro che per loro il Facebook gratis non esiste, o almeno non esiste per chi vuole DAVVERO renderlo redditizio come fonte di contatti e vendite.
Sulla piattaforma si moltiplicano i post di Facebook ma senza una vera spinta (le inserizioni sponsorizzate) è quasi del tutto impossibile raggiungere un gran numero di persone, per i motivi che abbiamo descritto sopra.
Facebook è decisamente diventata una piattaforma “pay-to-play“. Ma, come molte altre piattaforme online, il suo scopo è offrire la migliore esperienza possibile agli utenti. Se il tuo contenuto soddisfa questa condizione, verrà mostrato a più utenti.
Se hai suggerimenti su come aumentare la portata organica dei post, sentiti libero di condividerli nei commenti qui sotto.