Ho incontrato Lara per caso, su LinkedIn. Mi è stata segnalata in un post in cui chiedevo quale fosse un professionista del digitale che valesse la pena intervistare.
Lara è stata una delle prime ad essermi segnalata, e mi è bastato veramente poco per capire il perché. Competente, disponibile e sempre aggiornata sul mondo SEO.
Ho quindi deciso di farle qualche domanda sulla sua visione riguardo l’approccio ad un progetto digitale specifico, in special modo in ottica SEO per E-commerce. Ne è uscita una piacevole chiacchierata che spero possa fornire ulteriori spunti di riflessione.
Buona lettura!
Raccontaci un po’ chi sei, di cosa ti occupi e qual è il tuo percorso professionale
Mi occupo di web marketing dal 2002, iniziando proprio come SEO in un’agenzia della provincia di Treviso. La maggior parte dei clienti con cui ho avuto modo di collaborare nel corso di tutti questi anni è rappresentata dalle PMI del territorio Veneto e in qualche occasione anche da grandi brand.
Avendo iniziato il mio percorso in una piccola agenzia, ho avuto modo di imparare ed approcciare tutti gli strumenti di web marketing, dalle campagne AdWords alla gestione delle newsletter, dalla marketing automation alla CRO, all’analisi delle performance attraverso Google Analytics, rimanendo sempre focalizzata sugli obiettivi di progetto che per la maggior parte dei casi è la lead generation.
Condividi con noi una sfida SEO che tu e il tuo team avete affrontato e vinto
Per me è una sfida vinta ogni volta che un sito ben posizionato subisce un restyling, mantiene lo stesso traffico/visibilità e dopo circa 3 mesi, migliora. In quel caso significa che c’è stato un ottimo lavoro di team, tra SEO, sviluppatori e cliente.
Ricordo banalmente che la SEO ha come obiettivo la visibilità con parole chiave che generano conversioni nel sito, per cui, se un sito che genera dei contatti viene rivisto, l’obiettivo primario della SEO è far sì che visibilità e performance vengano mantenute e migliorate.
Nel mondo del marketing digitale i cambiamenti sono all’ordine del giorno. In special modo quando si parla di SEO. Quali sono i tuoi pensieri sulle modifiche più recenti?
Sebbene gli aggiornamenti agli algoritmi siano frequenti e le novità all’ordine del giorno, non mi faccio sopraffare da essi.
È importante tenersi aggiornati su tutto quello che viene detto dalle fonti ufficiali e dagli esperti, ma ciò che conta sono i risultati che si hanno nei propri progetti oltre che continuare a testare. Se avviene un cambiamento di algoritmo, ma non abbiamo perdite di traffico/visibilità, non serve intervenire.
L’aggiornamento dei primi di agosto è uno dei più importanti degli ultimi anni perché ha visto parecchi cambiamenti di Serp con conseguente calo di performance per i siti coinvolti.
Google dice che chi ha perso posizionamenti non per forza ha qualcosa di sbagliato, e suggerisce di continuare a lavorare sui contenuti. Questo dimostra quello che ho sempre pensato: occuparsi di SEO è come essere un avvocato che ha a che fare con un giudice con una sua missione e un suo metro di giudizio, che muta nel tempo.
Sappiamo come interpretare le leggi, le applichiamo, sfruttiamo dei cavilli, ma è il giudice che decide se le abbiamo interpretate bene o no.
[bctt tweet=”Occuparsi di SEO è come fare l’avvocato: conosciamo la legge, ma poi è il giudice (Google) che decide!” via=”no”]
Ho spesso a che fare con imprenditori che vogliono avviare un’attività e-commerce: quali sono, dal lato SEO, gli elementi che concorrono al successo di un progetto e-commerce?
In primis, assolutamente la parte tenica: dall’hosting (che deve assicurare performance in termini di velocità di caricamento delle pagine e sicurezza) alla piattaforma che gestisce l’ecommerce (che deve permettere delle personalizzazioni al codice quali rel canonical, href lang).
Successivamente il sito deve essere strutturato in ottica SEO.
E per ultimo, i contenuti che devono essere legati alle keyword che ci interessano e sviluppati costantemente a supporto di parole più generiche e competitive o per una visibilità con parole più specifiche, di coda lunga.
Le PMI sono quelle che hanno più difficoltà in questo senso, a causa delle risorse limitate in termini di budget e struttura: cosa consiglieresti loro?
C’è bisogno di consapevolezza: il percorso SEO è lungo e i risultati si ottengono a medio lungo termine. Se c’è bisogno di far cassa subito, allora ci sono strumenti diversi (come l’advertising su Google o sui social).
In caso di risorse limitate, suggerisco di fare le cose a step e di assumere qualcuno con competenze digitali e del vostro settore in modo che possa affiancare il professionista per un lavoro di squadra sicuramente più performante.
Fissatevi sempre dei micro e macro obiettivi da raggiungere, definite i KPI che volete monitorare e confrontatevi spesso sul loro raggiungimento o meno.
Qual è l’aspetto più sottovalutato che ti è capitato di incontrare quando si parla di SEO per e-commerce?
L’alberatura dell’ecommerce. Va progettata assieme ad un SEO il quale darà il suo contributo, in seguito all’analisi delle parole chiave e dei concorrenti meglio posizionati, su come andare a strutturare le categorie e sottocategorie per avere una visibilità che intercetti l’utente durante i suoi diversi intenti: da quello puramente informativo a quello transazionale.
[bctt tweet=”L’alberatura di un e-commerce va progettata sempre insieme ad un SEO” via=”no”]
Io consiglio sempre ai miei clienti di affiancare un blog al proprio negozio online: secondo te, è una pratica corretta? Quali sono i benefici e gli eventuali svantaggi?
Assolutamente sì.
Addentrandoci per un momento nella parte strategica di un progetto ecommerce: se si vuole creare qualcosa che duri nel tempo e porti guadagno è assolutamente indispensabile lavorare sul brand dell’ecommerce.
Per farlo uno dei modi è dimostrarsi i più esperti e veicolare i plus che ci distinguono dalla concorrenza. Il blog è il posto giusto per farlo. Non esistono svantaggi, ma molta fatica e impegno di risorse.
Puoi consigliarci un libro, un professionista e un corso da seguire per approfondire l’argomento?
Penso che per un professionista (o per lo meno per me!), informarsi in rete sia molto più profittevole e veloce.
Invece un imprenditore che deve formarsi, per comprendere meglio l’argomento ed avere una base che gli permetta di scegliere il professionista a cui affidarsi, deve formarsi attraverso un libro…o un ebook 🙂
Per questo segnalo di seguire i blog, scaricare ebook, iscriversi ai webinar gratuiti e ai corsi della Ecommerce School di Francesco Chiappini.
Per quanto riguarda la SEO dedicata agli ecommerce, suggerisco “Strategie SEO per ecommerce” di Lucia Isone.
Lo segnalo soprattutto per la prima parte del libro in cui tratta l’analisi keyword pensata in base agli intenti degli utenti, con l’obiettivo di delineare l’alberatura del sito e la creazione di contenuti specifici.